GENOVA – SETTEMBRE 2014

L’imprenditoria femminile nella provincia di Genova ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nell’economia del territorio.

Nella classi ca delle province italiane per tasso di crescita delle imprese femminili, la provincia di Genova si trova al centesimo posto con un numero di imprese registrate pari a 19.697, di cui 16.855 imprese attive.
A fine 2013, tuttavia, è stata registrata una riduzione delle imprese femminili rispetto ai 12 mesi precedenti, passando da un numero di 17.091 imprese femminili nel 2012 a un numero pari a 16.826 nell’anno successivo.

Le attività che hanno registrato un maggiore aumento sono sia quelle immobiliari che sono passate da 1.071 imprese attive nel 2012 a 1.095 nel 2013, sia le attività finanziarie e assicurative che sono aumentate nel 2013 di 19 unità rispetto all’anno precedente.

Hanno registrato un leggero incremento dal 2012 al 2013 le imprese femminili attive nel settore delle costruzioni, del trasporto e del magazzinaggio, aumentate di 10 unità. Discorso analogo per l’istruzione che è passata dalle 94 unità del 2012 alle 103 unità dell’anno successivo, mentre i settori della sanità, dell’assistenza sociale e delle attività artistiche, sportive, d’intrattenimento e di divertimento hanno avuto un incremento di 4 unità nel 2013.

Le attività di noleggio, di agenzia di viaggio e di servizi di supporto alle imprese, invece, segnano nel 2013 un aumento di sole 2 unità rispetto al 2012.
Nell’ambito della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, Genova, con le sue 5 unità rimaste invariate dal 2012 al 2013, è risultata la città ligure con il più alto numero di imprese femminili attive in questo settore. Accanto ai risultati positivi sopra indicati, il territorio genovese ha riscontrato, dal 2013 al 2012, anche riduzioni delle attività produttive in alcuni settori.

Tra questi, il settore che ha registrato un forte calo è quel- lo dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca che nel 2013 è diminuito di 141 unità rispetto all’anno precedente. Sempre con riferimento al medesimo arco temporale, le attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio hanno riscontrato una riduzione di 77 unità, mentre quelle pro- fessionali, scienti che e tecniche hanno segnato un decremento pari a 46 unità. Le attività manifatturiere, invece, sono scese da 1.171 unità nel 2012 a 1.128 nel 2013.

Un leggero calo, inoltre, è stato riportato dal 2012 al 2013 nelle imprese che svolgono attività di estrazioni di minerali, ridottesi di 3 unità, in quelle dei servizi di alloggio e ristorazione, che sono scese di 9 unità e, in ne, in quelle di informazione e comunicazione che sono diminuite di 13 unità. L’imprenditoria femminile genovese, nonostante le non irrilevanti dif coltà incontrate negli ultimi mesi, probabilmente legate al particolare e difficile momento storico ed economico, rappresenta un elemento essenziale e prezioso per tutto il territorio.

Nel 2000, infatti, è stato fondato, presso la Camera di Com- mercio di Genova, il “Comitato per l’imprenditoria femmi- nile”, volto proprio alla promozione dell’impresa femminile a Genova.

Il Comitato ha tra i suoi scopi principali la promozione e lo sviluppo dell’impresa femminile, nonché la promozione dello studio e della ricerca all’interno dell’imprenditoria femminile.

Il Comitato, inoltre, si occupa di promuovere suggeri- menti nell’ambito delle attività camerali che riguardano lo sviluppo e la quali cazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria. Spettano al Comitato tutte quelle attività all’interno della Camera di Commercio che valorizzano il ruolo femminile nello sviluppo imprenditoriale della provincia e promuovono progetti per favorire le pari opportunità. Sempre il Comitato è deputato a valo- rizzare le imprese gestite da donne e a facilitare l’accesso delle imprenditrici alle fonti di nanziamento.

Focus: il porto di Genova

È il primo porto italiano per estensione, il più rilevante sotto il pro lo occupazionale, registrando diecimila lavoratori diretti, nonché il se- condo per volumi movimentati nel 2013. Il porto di Genova opera con qualunque tipologia di merce, costruisce, ripara e trasforma navi ed è uno dei più importanti della nostra penisola.
Situato nella parte più settentrionale del mar Ligure, rappresenta lo sbocco sul mare delle regioni del Nord-Ovest italiano ed è favorito dalla sua posizione strategica per il mercato europeo con i suoi 47 chilometri di lunghezza di cui 30 per i soli ponti operativi. È composto da 13 terminal in cui si articola l’attività di movimentazione di merci e passeggeri.
La natura delle merci è quanto mai variegata e ugualmente articolato è il traf co di passeggeri che usufruiscono della stazione marittima del terminal delle crociere e dei traghetti con linee per le maggiori località del mar Mediterraneo.
Il porto di Genova è diviso in sezioni e quella di Porto Antico è l’area dove sorsero le prime attività portuali della città. In occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della scoperta dell’America, l’intera area del Porto Antico è stata totalmente riquali cata su progetto dell’architetto Renzo Piano.

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